I genitori spesso si chiedono a che età il loro bambino debba cominciare a prendere lezioni di musica. La risposta potrebbe essere: appena possibile! Non è mai troppo presto per iniziare a esporre il bambino al mondo della musica.

Questo non significa che a tre anni debba cominciare a prendere lezioni private.
Nessun bambino in età prescolare gradisce stare seduto anche solo mezz’ora ad ascoltare spiegazioni, memorizzare termini e seguire indicazioni complesse.

Bisogna adattarsi alla sua disposizione e cercare di appassionarlo senza annoiarlo o affaticarlo, altrimenti non vorrà continuare a imparare.

Ecco alcune idee per insegnare con successo e in maniera divertente ai nostri bimbi.

Strategie per insegnare musica ai piccoli studenti

Insegnare in gruppo

I bambini imparano meglio in un ambiente di gruppo, nel quale poter esplorare, imparare dai loro coetanei e sentirsi completamente a proprio agio. Questo non significa che alcuni bimbi possano essere più timidi e necessitare un po’ di tempo in più per ambientarsi nel gruppo. Bisogna essere pazienti e informare i genitori che i loro bimbi stanno imparando semplicemente guardando quello che fanno gli altri. Non devono essere forzati a eseguire qualcosa.

Coinvolgere i genitori nelle lezioni

I bambini imparano osservando non solo i loro coetanei, ma anche i loro genitori. Se i genitori partecipano alle attività di classe, per imitazione lo faranno anche i loro figli. Questo ovviamente non vale per i ragazzi più grandi e gli adolescenti, ma funziona alla grande con i bambini piccoli.

Utilizzare ampiamente il movimento

Non solo i bambini non gradiscono stare troppo tempo seduti, ma hanno anche bisogno di sentire il ritmo e la musica nei loro corpi. Sono studenti che necessitano un approccio pratico, e hanno bisogno di essere completamente immersi nella musica. Marciare al ritmo, toccare le ginocchia, fare azioni che corrispondono alle parole, permettere movimenti liberi utilizzando sciarpe o strumenti ritmici: sono tutti modi per dare fisicità alla musica.

Tenere alto il ritmo

Passare rapidamente da un’attività all’altra, senza fermarsi troppo a rimuginare il vostro piano di lezione e senza troppe spiegazioni.

Utilizzare la ripetizione

Qualsiasi forma di apprendimento avviene attraverso la ripetizione. Non abbiate fretta di passare da un’attività all’altra perchè procedere così rapidamente può portare i bambini iniziano a sentirsi persi. Hanno tempi di attenzione brevi, ma questo non significa che non gradiscano cantare la loro canzone preferita tre volte invece di una. Ripetete le attività in ogni lezione e di settimana in settimana.

Utilizzare concetti stratificati

Assieme alla ripetizione, utilizzare il concetto di stratificazione. Piuttosto che cercare di insegnare a un bimbo di 2 anni a trovare un Do sulla tastiera il primo giorno, provate a insegnargli che esistono tasti bianchi e neri. Ripetete il concetto per un po’, poi spiegategli che esistono gruppi di 2 e 3 tasti neri. Provate poi a farli giocare con indice e medio (le orecchie del coniglio) sui due tasti neri. A questo punto potrete dire loro che il Do è proprio sotto il loro pollice. Provate ad utilizzare questo tipo di stratificazione per ogni concetto che state tentando di insegnare.

Stabilire una routine

I bambini vivono di routine. A loro piace sapere cosa aspettarsi. La lezione si svolgerà molto più agevolmente, e i bambini saranno in grado di imparare meglio se la sequenza delle attività sarà in gran parte la stessa ogni settimana. Per esempio, iniziate sempre con una canzone di benvenuto, per poi passare ad una attività ritmica, alle flashcard, al movimento in musica, cantare associando azioni, passare sulla tastiera eccetera.
Mantenete questo schema il più possibile di settimana in settimana: ciò consentirà all’apprendimento di evolvere aggiungendo mano a mano più attività e concetti.

Utilizzare tecniche ad imitazione

Cantate ritmi e chiedete agli studenti di ricantarli mentre battono dei bastoncini o su strumenti a percussione. Cantate melodie con il solfeggio e chiedete agli studenti di ricantarle.

Insegnare prima all’orecchio che all’occhio

Possiamo dire a un bambino di 2 anni che una nota da un quarto corrisponde ad un battito e non avrà la minima idea di cosa significhi. Ma se gli diamo un tamburo e lo facciamo battere a ritmo di musica, alla fine gli mostreremo una nota da un quarto e gli diremo che è quello che stava suonando.

Aggiungere insegnamenti basati sulla socialità

Includete nella lezione attività che richiedono ai bambini di fare a turno, di condividere e cooperare tra loro. Queste abilità sociali sono una novità per la maggior parte dei bambini della scuola primaria e in età prescolare, e sono altrettanto preziose come le nozioni musicali che stanno imparando.

Giocare!

I bambini imparano meglio attraverso il gioco. Sperimentano il mondo attraverso tutti i loro sensi, e imparano costantemente. Non rispondono bene alle lunghe spiegazioni o esercitazioni. Un ambiente centrato sul gioco permette loro di imparare senza nemmeno rendersi conto che stanno imparando.

Attività e materiali da includere in una lezione di musica per bambini in età prescolare

Strumenti ritmici: campanelli, tamburi, tamburelli, maracas, blocchi di legno, nacchere, shaker.

Tastiere: Richiede un investimento significativo, ma avere a disposizione una piccola tastiera per ogni bambino, li preparerà per una successiva formazione al pianoforte.

Canto: Usate il solfeggio e le parole per far cantare gli studenti.

Motricità grossa: marciare, azioni collegate alle canzoni, tamburellare sulle varie parti del corpo, rotolare una palla, tenersi per mano e muoversi in cerchio, danzare con le sciarpe.

Motricità fine: giochi con le dita, canzoni con azioni legate alle dita (come Whisky il ragnetto), attività su tastiera.

Attività di ascolto: leggere storie, ascoltare diversi strumenti in una registrazione, ascoltare e cercare suoni più astratti.
Questa parte assomiglia al ruggito di un leone? O a un pesce che nuota nell’oceano?

Altri materiali: palline, cerchi, sciarpe, grandi flashcard colorate, ecc…