Che cantare sia un’attività piacevole e rilassante è universalmente noto, ma uno studio condotto in Svezia nel 2013 è andato oltre il luogo comune ed ha evidenziato gli effetti positivi del canto corale sul corpo, e in particolare sul cuore.

I ricercatori dell’Università di Göteborg hanno voluto approfondire gli effetti del cantare in coro sul cuore, monitorando alcuni indici fisiologici legati all’attività cardiaca e alla regolazione delle emozioni.

La nostra frequenza cardiaca cambia continuamente nell’arco della giornata, accelera o rallenta in base agli stimoli e alle esigenze del momento e permette di adattarsi situazioni diverse.

Il rapporto tra cuore e canto è legato alla respirazione, o meglio alla sincronizzazione tra la variabilità della frequenza del battito e la respirazione.

In parole povere, quando espiriamo il battito rallenta, al contrario quando inspiriamo la frequenza del battito cardiaco aumenta. Più questa attività è regolare e sincronizzata al respiro, maggiori sono i benefici per il nostro sistema cardiocircolatorio.
Questo effetto benefico è lo stesso che si ottiene dalle discipline come lo yoga, il pilates o la meditazione, nelle quali il controllo della respirazione è basilare.

I risultati hanno mostrato come cantare all’unisono brani dalla struttura ritmica regolare, porti alla sincronizzazione del battito cardiaco e della respirazione dei partecipanti.
I ricercatori hanno osservato i cantori mentre eseguivano un mantra, un suono monotono (humming) oppure un inno. L’effetto maggiore sul cuore si è ottenuto con il mantra e l’humming, mentre meno significativo è risultato l’inno.

Quel che importa è che durante una sessione di canto, i cuori dei cantanti “imparano” ad accelerare e rallentare in sincronia, sintonizzandosi emotivamente e fisiologicamente,  e procurando beneficio fisico e psicologico.

Insomma, possiamo concludere che cantare in coro fa bene al cuore, sia metaforicamente che fisicamente!

Se anche voi avete la fortuna di fare parte di una formazione corale, provate a “sentire” i vostri compagni mentre cantate, non solo con le orecchie, ma anche con il fisico e la mente: di sicuro l’esecuzione cambierà in meglio e sarà più emotivamente coinvolgente.
Buon ascolto!